2008: si chiude un anno negativo


29 Dicembre 2008 - Il 2008 è stato un anno finanziariamente negativo. La crisi economica, che ha preso avvio nell’ormai lontano 2007 con la crisi dei mutui subprime, è proseguita nel corso di tutto il 2008 con la debacle finanziaria, esplosa ad ottobre.

Sembrano lontani i tempi del petrolio a 147 dollari al barile, quando alcuni analisti paventavano un rialzo fino a 200 dollari: oggi siamo intorno ai 40 dollari.
Certo, la crisi morde, ma la caduta del prezzo del petrolio ha contribuito a rendere meno traumatica questa fase recessiva.

Il fatidico tasso Euribor, dopo aver fatto impennare i mutui a tasso variabile, è oramai sceso sotto il 3% e nelle prossime settimane chi ha stipulato un mutuo a tasso variabile potrà beneficiare della riduzione.

Rimangono invece le delusioni per i risparmiatori, sia quelli che hanno investito in azioni che coloro che hanno preferito i più tranquilli Titoli di Stato. Per i primi la perdita da inizio anno è stata forte sia in Italia che negli Stati Uniti, dove, alla vigilia di S. Silvestro, Wall Street fa fatto segnare il decremento peggiore dal lontano 1932.

Anche per i risparmiatori più tranquilli le cose non sono andate così bene: l’inflazione è scesa a livelli più tollerabili e con essa anche i rendimenti dei Bot, al punto che oramai questi titoli rendono poco più dell’1%.

Sugli scudi restano i conti deposito, che, possono offrire rendimenti allettanti, spesso alle soglie del 4%.

Maurizio Zani - XageneFinanza2008



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