Asta dei titoli di Stato: richiesta decisamente superiore all’offerta


25 Novembre 2010 - Sta per concludersi, fra un mese, un anno impegnativo per il Ministero del Tesoro, soprattutto per la gran massa di titoli di Stato in scadenza e per le condizioni economico-finanziarie dell’Italia e dell’Europa.

La collocazione presso gli investitori dei titoli di debito dell’Italia si scontra sempre più con le emissioni obbligazionarie di Paesi forti, come la Germania. I Bund tedeschi sono diventati titoli di Stato di riferimento per garanzia e solidità.

Riguardo alle aste del Tesoro, il 2010 è stato un anno con un andamento soddisfacente. Ne è un esempio, l’ultima asta di titoli svoltasi nei giorni scorsi, che ha riguardato i Bot a sei mesi ed i Ctz biennali. Entrambe le tipologie hanno riscosso un successo lusinghiero che si è manifestato in una richiesta decisamente superiore all’offerta: quella per i Bot semestrali ha superato 13.5 miliardi di euro a fronte di un’offerta pari a soli 8.5 miliardi, mentre il titolo biennale ha ricevuto richieste per oltre 3.6 miliardi contro un’offerta di 2.

Anche i rendimenti dei titoli bbligazionari, in seguito alle tensioni generate nei giorni scorsi dal caso Irlanda, sono risultati in crescita: i Bot con scadenza al 31 maggio 2011 rendono ora l’1.43% lordo,l o 0.28% in più dell’asta precedente, mentre il Ctz con scadenza al 31 agosto 2012 ha visto salire il suo rendimento di circa mezzo punto, raggiungendo il 2.30% lordo.

Maurizio Zani - XageneFinanza2010



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