Banche - correntisti: costi chiari e maggiore trasparenza


2 Agosto 2009 - Entro il prossimo 31 dicembre le banche italiane dovranno adeguarsi alle nuove regole di trasparenza fissate nei giorni scorsi dalla Banca d’Italia. In poche parole, verrà posto un freno alle clausole non molto trasparenti ed alle condizioni dei contratti bancari non specificate in maniera adeguata.

Con le nuove regole il cliente non dovrà più leggere negli estratti conto voci di spesa poco chiare, ma i costi dovranno essere indicati dettagliatamente e con precisione per agevolare il più possibile il cliente, al fine di confrontare le varie voci con quelle di altri operatori.

Se fino ad oggi le banche si trinceravano dietro la frase attenersi al contratto firmato, da oggi le clausole di interpretazione equivoca sono entrate sotto il controllo di Bankitalia
Sotto la lente d’ingrandimento dell’Istituto Centrale non è caduta solamente la gestione dei conti correnti, che da anni rappresenta il tallone d’Achille dei tormentati rapporti tra risparmiatori e banche, ma anche altri tipi di depositi, i finanziamenti, i contratti di leasing , il credito al consumo, cioè tutti quei servizi che ricadono sotto le disposizioni dell’Istituto governato da Draghi.

In tal modo si dovrebbero ridurre in maniera consistente i rischi di azioni legali e favorire la concorrenza all’interno del sistema creditizio e finanziario.

D’ora in poi dovranno essere messi a disposizione del pubblico schemi standardizzati per i prodotti di maggiore diffusione e realizzate altresì guide pratiche di immediata e semplice consultazione, focalizzate in maniera principale sul costo dei principali servizi erogati.
Per le banche ci sarà inoltre l’obbligo di predisporre il riepilogo generale di tutte le spese addebitate nell’anno al correntista, per permettergli di confrontare con facilità i costi del proprio conto corrente con quelli analoghi presenti sul mercato.

Con le nuove norme entrerà in vigore anche una specie di carta dei diritti del correntista, nella quale saranno poste in evidenza alcune delle sigle chiave che spesso lasciano perplesso il cliente: voci come Taeg, Isc ed altre dovranno diventare da fine anno di accezione comune.

Infine il cliente potrà recedere entro 10 giorni dalla conclusione del contratto senza sostenere alcuna spesa, la modifica delle condizioni del contratto dovrà essere comunicata con un preavviso di 30 giorni e respinta entro 60 giorni, ed i contratti, dulcis in fundo, potranno essere trasferiti da un Istituto bancario ad un’altro senza sostenere alcun onere o penalità.

Maurizio Zani - XageneFinanza2009



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