Bond: il caso Generali


1 Marzo 2009 - La scorsa settimana è stata contrassegnata da un fatto singolare, almeno per questi tempi: le Generali hanno emesso bond a tasso fisso per un importo di 750 milioni di euro ed hanno avuto in risposta una richiesta superiore di ben 4 volte. La consistenza del gruppo assicurativo ed il suo rating giustificano in parte, ma non del tutto, una domanda così massiccia.

Tuttavia il caso Generali non è isolato; un forte interesse è stato anche riservato ai Titoli di Stato emessi dal Tesoro nella settimana appena trascorsa: sono stati collocati interamente sia 10 miliardi di Btp che 1 miliardo di Cct con una domanda molto elevata. Analogo il trattamento riservato dal mercato ai Bot ed ai Ctz, che a fronte di 16 miliardi di offerta hanno ricevuto richieste per 24 miliardi.

Pur in presenza di rendimenti ai minimi storici, i Titoli di Stato stanno vivendo una nuova, esaltante stagione. Vanno a ruba in questo periodo anche le emissioni societarie: sia Mediobanca, che Unicredit ed Intesa si sono rivolte al mercato con emissioni allettanti, ricevendo richieste superiori all’offerta e non bisogna dimenticare che per queste emissioni non c’è il paracadute dello Stato.

La richiesta di Titoli di Stato non viene solo dai risparmiatori, ma è sostenuta in gran parte dalla tesoreria delle banche che sono costrette ad investire a breve la liquidità messa a disposizione dalla Bce ( Banca Centrale Europea ).
I risparmiatori privati si orientano generalmente su scadenze più lunghe dai rendimenti maggiori.

I buoni risultati delle aste lasciano però sperare che la grande massa di titoli societari in scadenza quest’anno possa trovare un rinnovo. Arriveranno a scadenza da qui alla fine dell’anno oltre 150 miliardi di obbligazioni.

Il successo dei titoli a breve e lungo termine sono una buona notizia per il Ministero del Tesoro alle prese con il finanziamento dell’enorme debito pubblico italiano.
In diversi altri Paesi della zona Euro il debito pubblico sta salendo; nei 12 principali Paesi dell’Eurozona andranno a scadenza nel 2009 obbligazioni per un ammontare complessivo di ben 750 miliardi di euro.
Il cancelliere tedesco Merkel ha auspicato un coordinamento perché il crescente numero di emissioni sta creando una situazione critica.

Maurizio Zani - XageneFinanza2009



Indietro

2000-2014© XAGENA srl - P.IVA: 04454930969 - REA: 1748680 - Tutti i diritti riservati - Disclaimer