Bot, rendimenti prossimi allo zero


12 Luglio 2009 - I rendimenti dei Bot, il titolo di risparmio per eccellenza, sono ormai prossimi allo zero; è questo che si evince dal risultato dell’ultima asta dei titoli trimestrali, svoltasi venerdì scorso.
Il tasso netto, una volta detratte le tasse ed applicate le commissioni minime di negoziazione, è pari allo 0,04% per il trimestrale e allo 0,46% per il titolo con scadenza a un anno.

I rendimenti lordi sono risultati in questa asta in netto calo: -0,41% l’ annuale e -0,499% il trimestrale.

La vistosa riduzione del titolo trimestrale sconta la domanda più che doppia rispetto al quantitativo offerto dal Tesoro.
A fronte di un’offerta di 4,5 miliardi di euro di titoli, la richiesta di pubblico e privati ha raggiunto e superato i 10 miliardi.
Per i titoli ad un anno, invece, sono stati collocati 8 miliardi di euro a fronte di una domanda di quasi 13 miliardi. Il totale dei Bot in circolazione a metà luglio è giunto in questo modo a quota 172 miliardi di euro.

Siamo di fronte a quella che è stata definita come la trappola della liquidità, termine coniato negli anni ’30 dall’economista John Maynard Keynes.
Quando i tassi d'interesse sono al minimo nessun investitore si attenderà un'ulteriore ribasso del tasso di interesse, e pertanto si avrà un eccesso di liquidità ed assenza di denaro circolante; senza domanda di beni, la crescita economica si trasforma in recessione, la recessione in disoccupazione e la disoccupazione in minori redditi, i minori redditi in minori consumi e investimenti e così via.

Torna intanto a crescere sui mercati il differenziale dei rendimenti tra Italia e Germania, attualmente a 120 punti base. Secondo il responsabile della gestione del debito pubblico, Maria Cannata, esiste la possibilità che il Ministero dell’Economia emetta un quantitativo di titoli a medio-lungo termine superiore ai 220 miliardi di euro programmati per l’intero 2009 a causa dell’aumento del fabbisogno.

Martedì prossimo, inoltre, saranno offerti in asta Btp con scadenza giugno 2014, agosto 2016 e febbraio 2018 per ulteriori 5 miliardi ci euro. Sul versante delle emissioni di contanti, intanto, la Banca centrale europea ( Bce ) ha immesso sul mercato 440 miliardi di euro di liquidità al tasso dell’1%.

Si attende l’asta di ottobre per decidere che cosa fare: se dare ancora fiducia ai Bot o fare altri investimenti.

Maurizio Zani - XageneFinanza2009



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