26 Marzo 2009 - Non è certo una novità che in Italia il costo di tenuta dei conti correnti sia più caro che nel resto d’Europa, come del resto molti altri servizi di utilità. Molto spesso le associazioni dei consumatori si sono fatte interpreti delle lamentele dei risparmiatori e delle mancate risposte da parte delle banche.
Proprio alcuni giorni orsono l’Antitrust, al termine di un’ampia indagine conoscitiva intrapresa circa un anno fa, ne ha dato un’ulteriore conferma.
Dalle indagini effettuate risulta che il costo medio di tenuta e di movimentazione di un conto corrente sia superiore ai 180 euro l’anno e che non manchino enormi variabilità di prezzi che possono far crescere questi costi anche di 10 volte.
Secondo Corrado Faissola, presidente dell’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana, i prezzi dei conti correnti possono risultare cari perché offrono al loro interno pacchetti di servizi come il pagamento delle utenze domestiche, il Bancomat e l’effettuazione dei bonifici.
Quando ci si rivolge ad uno sportello bancario per aprirne un conto corrente bisogna mettere in conto proprio queste voci che fanno parte dei costi di tenuta: il canone, le spese di registrazione delle operazioni, le commissioni per le operazioni svolte e per i servizi aggiuntivi, ed infine le spese di liquidazione per il calcolo degli interessi.
Ecco perché, per coloro che cercano di risparmiare il massimo e non sono interessati ad avere servizi aggiuntivi che molto spesso risultano inutilizzati, la migliore possibilità è quella di aprire un conto corrente online a zero spese.
Questi servizi negli ultimi tempi, complice anche il crollo dei rendimenti dei conti correnti, stanno dando del filo da torcere ai conti tradizionali: sono molto spesso più convenienti, non hanno spese o, se ci sono, sono ridotte al minimo, e dulcis in fundo, offrono spesso tassi d’interesse paragonabili a quelli degli investimenti meno rischiosi.
Non ultimo sono più trasparenti perché sul sito internet si trovano evidenziate in maniera esaustiva le condizioni sui costi e le spese.
Maurizio Zani - XageneFinanza2009
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