Conti dormienti: entro agosto la sveglia


15 Agosto 2008 - Le banche hanno tempo fino al 16 agosto, mentre per le poste il termine è stato prorogato al 26 agosto, per evitare l’estinzione dei conti in letargo, quei conti che hanno dormito, si fa per dire, per 10 anni senza che pervenisse alcuna richiesta di saldo, estratto, prelievo, assegno o bonifico.

Per dare un’idea delle cifre che sono in ballo basta vedere quelle dichiarate da Intesa Sanpaolo, che ha visto risvegliare oltre 13.000 conti sugli 81.000 che sono rimasti silenti in questi anni.
Si tratta di una percentuale superiora al 16%, superata di poco da quella del Banco di Trento e Bolzano, che però ha dimensioni molto ridotte.

Per riattivare il conto non basta accreditare lo stipendio o la pensione né addebitare bollette o pagamenti vari: è sufficiente chiedere un estratto conto, ritirare un libretto di assegni o, più semplicemente, farsi vivi presso lo sportello.

I conti che non verranno scongelati in tempo si estingueranno e verranno trasferiti al fondo costituito presso il Ministero dell’Economia per risarcire le vittime dei crac finanziari e per finanziare la nuova social card, istituita recentemente per aiutare le persone in gravi difficoltà economiche.

La scadenza del 16 agosto non è però tassativa: le banche avranno tempo altri 4 mesi per devolvere le somme al fondo cosi come gli stessi clienti. Dopo quella data, i titolari avranno ancora un periodo di 10 anni per rivendicare i propri soldi, anche se in questo caso la richiesta dovrà essere fatta al Ministero.

L’importo complessivo dei conti dormienti dovrebbe raggiungere la ragguardevole cifra di 8 miliardi di euro.

Maurizio Zani - XageneFinanza2008



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