Continua la ripresa del dollaro


9 Settembre 2008 - Dopo due anni di indebolimento costante e quasi ininterrotto, il dollaro ha vissuto un mese d’agosto straordinario ed anche i primi giorni di settembre sembrano confermare questa tendenza al recupero sull’euro.

Di fronte ad un apprezzamento della divisa americana che in poco meno di 8 settimane ha messo a segno un rialzo di oltre il 10% contro l’euro, molti analisti, americani e non, sono pronti ormai a scommettere su scenari valutari imprevisti ed impensabili fino a poco tempo fa.

C’è, ad esempio, chi prevede già per la fine del corrente anno un livello di 1,40 che potrebbe poi spingersi fino a 1,35 nei prossimi 12 mesi.

Questa visione aggressiva del dollaro è molto condivisa dalle grandi banche d’affari internazionali. Morgan Stanley, tanto per fare un esempio, prevede una rapida discesa a 1,38 entro il primo trimestre 2009 e ad 1,35 entro il secondo. Secondo Merrill Lynch, invece, per la fine di quest’anno ipotizza una parità ad 1,48 ed una sforbiciata più decisa verso dicembre 2009 ad 1,33.

Ha sorpreso un po’ tutti la rapidità del movimento al rialzo del biglietto verde: il 15 luglio scorso il cambio euro-dollaro aveva toccato il massimo assoluto a 1,60 e ieri, 8 settembre è arrivato a toccare 1,4075.

E’ anche vero che nelle ultime sedute ha giocato un ruolo determinante la decisione di nazionalizzare i due colossi dei mutui Fannie Mae e Freddie Mac, ma va evidenziato che oramai i mercati hanno preso atto del forte divario della crescita economica tra l’area del dollaro e la zona euro, con quest’ultima in forte rallentamento ed un’economia Usa che procede a ritmi più sostenuti del previsto.

Maurizio Zani - XageneFinanza2008



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