Dopo i Bot anche i Cct al minimo storico


31 Gennaio 2010 - Sulla scia dei Bot, anche il rendimento dei Cct, i titoli di durata settennale il cui rendimento è variabile, sono scesi al loro minimo storico, al di sotto dell’1 %.

Per il Tesoro il collocamento è stato un successo. I certificati collocati la scorsa settimana con scadenza luglio 2016 sono stati collocati con un rendimento sceso dall’1% della precedente asta allo 0,98% attuale.
Il tasso è calato allo 0,82% tenendo conto di spese e commissioni, secondo i calcoli effettuati dall’Assiom.

La domanda per questi titoli ha tuttavia superato abbondantemente l’offerta ( 3,5 miliardi richiesti contro 1,75 miliardi offerti ), a testimonianza ancora una volta dell’interesse del mercato per questi titoli indicizzati al rendimento dei Bot semestrali.

I principali richiedenti sono stati ancora una volta le banche, le assicurazioni ed i fondi che sono esentati dal pagamento delle commissioni e devono parcheggiare in qualche modo la loro liquidità guardando contemporaneamente con non poco interesse agli strumenti indicizzati, in attesa di un rialzo dei tassi.

Dopo un lungo periodi di appannamento, legato alla discesa dei tassi, i Cct stanno dunque tornando di moda, avvantaggiati dalla loro caratteristica di adattarsi ai tassi di mercato.
Per questo è facile prevedere un rinnovato interesse da parte dei piccoli risparmiatori visto che il titolo consente di puntare nel tempo ad una cedola più ricca, specie se i segnali di ripresa dell’economia dovessero confermarsi.

Nell’asta della scorsa settimana i tassi in discesa hanno riguardato in parte anche i Btp; il titolo con scadenza 15 dicembre 2015 è stato collocato con un rendimento limato di 4 centesimi rispetto alla precedente asta, con richieste per 3,5 miliardi tutte esaurite, mentre per la stessa somma, è stato collocato il Btp 1 marzo 2020 con il rendimento salito di 1 centesimo ( 4,08% ).

Il mercato delle obbligazioni però in questo momento sta vivendo un periodo di fibrillazione, legato all’insicurezza della situazione della Grecia, il che obbliga ad offrire rendimenti in salita.
L’ultimo recente bond ellenico collocato rende addirittura il 9% lordo.


Maurizio Zani - XageneFinanza2010



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