E' in vigore la riduzione del costo delle bollette


2 Aprile 2009 - Dal primo aprile sono entrate in vigore le riduzioni delle bollette della luce e del gas: l’Autority per l’energia ha confermato ieri, mercoledì, l’ulteriore riduzione dei prezzi applicati alle famiglie ed alle imprese che non hanno stipulato contratti di fornitura con tariffe prestabilite.

Il nuovo risparmio calcolato, pari ad una media di circa 92 euro l’anno, si va ad aggiungere a quelli già in vigore grazie alle riduzioni applicate il primo gennaio scorso.
Nonostante le parole favorevoli del ministro per lo Sviluppo economico, Scajola, le associazioni dei consumatori hanno fatto già sentire la loro voce chiedendo sconti maggiori.

La diminuzione per la fornitura base dell’energia elettrica è stata quantificata nel 2% annuo, che segue quella del 5,1% di gennaio, mentre per il gas ci sarà una riduzione di prezzo del 7,5%, che si tradurrà in un minore esborso annuo di circa 80 euro.
C’è stato un ritardo nell’adeguamento del prezzo del gas rispetto a quello dell’energia elettrica: secondo le fonti del ministero sarebbe dovuto al differente meccanismo di calcolo delle tariffe che si basano sull’andamento delle quotazioni dei prodotti petroliferi nei 9 mesi precedenti.

Prosegue inoltre, anche se non viene enfatizzato troppo, il calo del Gpl, il quale subirà una riduzione del 5%. Per le famiglie meno abbienti, inoltre, entrerà in vigore a giugno uno sconto pari al 20% della bolletta al netto delle tasse. Tale sconto, retroattivo da gennaio 2009, sarà condizionato dalla presentazione di una domanda al Comune entro il 30 aprile prossimo.

Le associazioni dei consumatori non sono del tutto soddisfatte dei tagli effettuati: c’è chi chiede ulteriori tagli quantificabili in circa il 30%, mentre c’è chi appunto fa notare come i ribassi non riflettano in tutto le aspettative dei centri di ricerca che avevano preventivato riduzioni più consistenti, specie per la luce, di circa il 7,5%.

Da notare inoltre come tutte le associazioni si attendano diminuzioni sensibili per il comparto carburanti, che, al contrario, non sembra seguire con la stessa celerità la caduta del prezzo del petrolio, che ormai viaggia stabilmente intorno ai 48-50 dollari al barile.

Maurizio Zani - XageneFinanza2009



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