Fondi comuni: diminuisce il pessimismo degli italiani


10 Febbraio 2009 - Le analisi economico-finanziarie che si susseguono quasi quotidianamente per informare sullo stato della crisi e su come difendersi riservano ogni tanto delle sorprese. E’ il caso di una recente indagine promossa dal gruppo Bpm gestioni, della Banca popolare di Milano.

Secondo i dati disponibili i risparmiatori vedono il futuro dell’economia a tinte fosche. ma il pessimismo potrebbe aver toccato il punto più acuto dall’inizio della crisi ed aver lasciato spazio ad una reazione dei mercati che si ipotizza possa avvenire già dalla prossima estate.

L’insoddisfazione dei risparmiatori per il rendimento dei loro portafogli sembra ridursi e, tra gli strumenti che perdono consensi in misura ridotta rispetto agli altri strumenti di risparmio, ci sono i fondi comuni.
Gli ottimisti, che nel 2007 rappresentavano poco più del 50% si sono ridotti ora, nel periodo più buio, ad uno zoccolo duro del 40%.

Gli italiani sono preoccupati in primis della crisi mondiale che ha sconvolto le aspettative di molte persone, alimentando nuove paure: si va dalla perdita del lavoro alla riduzione del tenore di vita ed al crollo del valore dei propri risparmi.
Si sviluppa inoltre un’ansia collettiva che viene aggravata dalla percezione di un aumento della pressione fiscale e da una riduzione della copertura sanitaria e previdenziale.

La sfiducia maggiore accompagna soprattutto le classi economiche medio-basse, a cui però, non a caso, si aggiungono anche percentuali significative di professionisti, imprenditori e dirigenti.
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Per questo motivo colpisce che circa il 30% di coloro che hanno risparmi collettivi nel sistema fondi si dichiari soddisfatto.
Secondo il sociologo Enrico Finzi, curatore dall’analisi, gli investitori sono meno aggressivi nei confronti dei gestori, proprio a causa del crollo pressoché mondiale del sistema del risparmio.

Maurizio Zani - XageneFinanza2009



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