Fondi comuni: si è chiuso il 2009, un anno in bianco e nero


12 Gennaio 2010 - Assogestioni ha fotografato la situazione dei Fondi Comuni a fine 2009, dopo un anno che si è chiuso quasi in parità per il sistema fondi in generale, avendo fatto segnare un saldo, tra sottoscrizioni e riscatti, negativo per circa 3 miliardi di euro, contro la perdita per oltre 130 miliardi nel 2008.

La sola raccolta di dicembre, positiva per oltre 1.5 miliardi di euro, ha tratto giovamento dallo scudo fiscale ed ha consolidato l’inversione di tendenza iniziata con la ripresa dei mercati borsistici.

Il patrimonio complessivo dei Fondi Comuni si è attestato nel 2009 a quasi 425 miliardi di euro, con il forte contributo offerto dalla raccolta dei Fondi Obbligazionari,che rappresentano oltre un terzo degli investimenti del settore.
Chiudono la raccolta in positivo per il terzo mese consecutivo i Fondi Flessibili, che raccolgono poco oltre il 13% delle preferenze degli investitori.

La particolare tipologia di investimento dei Fondi Flessibili ha fatto si che nel 2009 i rendimenti siano stati soddisfacenti, superiori all’8%.
Ancora meglio, però, hanno fatto i Fondi Azionari, che nell’anno appena trascorso hanno reso mediamente il 28%, a fronte del crollo di quasi il 40% del 2008. Il loro peso è salito al 20%, grazie ad una raccolta 2009, positiva per 3 miliardi di euro.

Prosegue il lento declino dei Fondi Bilanciati che, dopo anni di grande spolvero, pagano risultati non molto soddisfacenti: prova ne è il fatto che rappresentano oramai non più del 5% del patrimonio complessivo.

Il miglioramento del clima sui mercati si riflette in maniera chiara sui deflussi dei Fondi di Liquidità, che, pur rappresentando ancora oltre il 20% degli asset, hanno chiuso l’anno in rosso.

Da segnalare invece il brillante risultato dei Fondi di Diritto Estero, che chiudono con una raccolta positiva per circa 3 miliardi: in questo caso, però, circa l’80% delle sottoscrizioni sono proposte da gruppi bancari italiani, che si sono mossi con molta sollecitudine verso questo settore per sfruttare le facilitazioni fiscali.

Maurizio Zani - XageneFinanza2010



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