Fondi comuni: si riaccende la speranza


7 Giugno 2009 - Solo due mesi fa i Fondi Comuni perdevano oltre 5 miliardi di euro, ma a maggio la raccolta netta ha rivisto il segno positivo per oltre 1,5 miliardi di euro.
Prima di parlare di inversione di tendenza è necessario attendere conferme.

Per anni il sistema non ha brillato molto soprattutto a causa della politica delle banche, che in molte occasioni hanno spinto i risparmiatori ad acquistare le proprie obbligazioni invece dei fondi delle proprie Sgr.

Dai dati di maggio, tuttavia, si potrebbe già dire che i risparmiatori italiani sono tornati a privilegiare i Fondi Comuni; in testa alle preferenze degli investitori ci sono infatti i prodotti flessibili, che hanno raccolto oltre 800 milioni di euro, seguiti dagli azionari, che, per poco, non hanno raggiunto la soglia dei 600 milioni di raccolta.

C’è da segnalare inoltre il ritorno dei risparmiatori sui prodotti obbligazionari, che nei venti mesi precedenti avevano subito una consistente dèbacle a causa dei rendimenti negativi ottenuti.
In questo caso il segnale positivo non è molto forte, ma è significativo pensando che solo 2 mesi fa gli obbligazionari erano finiti in rosso per oltre 2,5 miliardi di euro.

C’è inoltre da segnalare come le preferenze del pubblico siano costantemente orientate verso i fondi esteri che hanno una fiscalità più vantaggiosa rispetto ai fondi italiani; inoltre i fondi esteri offrono performance spesso superiori a quelle prodotte dai fondi italiani.

Il patrimonio complessivo dei Fondi Comuni si è attestato a maggio attorno ai 400 miliardi di euro, ancora lontano dagli oltre 1.000 del 2006.

Dopo la crisi delle Borse ed il calo della fiducia delle famiglie nei confronti delle banche, i risparmiatori si sono rifugiati nei Titoli di Stato e nella liquidità, e visto che questi due strumenti di risparmio offrono ora rendimenti irrisori ed insoddisfacenti, la voglia di approdi alternativi è in crescita.

A questo punto un mix tra Btp a lungo termine e quote di Fondi Comuni potrebbe rappresentare una buona opportunità da cogliere.

Maurizio Zani - XageneFinanza2009



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