I rendimenti dei conti deposito in picchiata


27 Gennaio 2009 - Da qualche mese a questa parte il rendimento offerto dai conti deposito tende stabilmente verso il basso, seguendo l’andamento dei tassi ufficiali, ridotti in maniera sensibile dalle Banche centrali di tutto il mondo.

Le riduzioni maggiori applicate sui tassi base riconosciuti ai risparmiatori mettono in luce il conto Websella, che ha ridotto il rendimento offerto dal 3.5% lordo annuo ( 2.25% netto ), all’attuale 2.25% lordo, pari all’1.64% netto.

Analoga la riduzione applicata dal conto Webank, che ad inizio novembre offriva il 3.65% lordo, il 2.66% netto, ed ora riconosce ai propri correntisti il 2.4% lordo, l’1.75% netto.
Tra i prodotti che non hanno ancora abbassato il rendimento c’è Rendimax, che continua ad offrire il 4,75% lordo annuo ma è prevedibile aspettarsi una limatura del rendimento, data la tendenza generale al ribasso.

Altri prodotti, invece, hanno già posto in essere dei tagli o li hanno annunciati con un certo anticipo: per esempio, uno degli ultimi arrivati sul mercato, Che Banca!, ha già fatto sapere che dal 1° febbraio prossimo il rendimento del deposito base passerà dal 4% lordo al 3.3%, mentre vincolando gli interessi per 3 mesi il rendimento si ridurrà dal 4.3 % al 3.6% e quello a 6 mesi scenderà dal 4.5% al 4%.

La tendenza al taglio dei rendimenti viene inoltre confermata anche dal mancato rinnovo di alcune promozioni, in primis quella del conto Santander, che ha altresì introdotto a carico dei sottoscrittori il pagamento dall’imposta di bollo, finora a carico della banca. Oltre ad una generalizzata riduzione dei rendimenti offerta nelle varie soluzioni presentate al pubblico.

Resta ancora in vetta ai rendimenti il conto Extra di Sparkasse, che offre il 4.3% lordo e si accolla tuttora il costo dell’imposta di bollo, seguito a breve dal Conto Arancio, che offre ai nuovi clienti che aprono il conto entro la fine di febbraio il 4.25% lordo e, come il suo collega è tra i pochi che non penalizzano il rendimento facendo pagare i bolli di legge.

Insomma, la crisi morde ed i rendimenti soddisfacenti offerti fino a qualche mese fa sono ormai un ricordo: attenzione dunque a vagliare con attenzione la solidità e la serietà degli istituti di credito che sono in lizza sul mercato alla ricerca spasmodica di quella liquidità mai così ambita dal sistema bancario.

Maurizio Zani - XageneFinanza2009



Indietro

2000-2014© XAGENA srl - P.IVA: 04454930969 - REA: 1748680 - Tutti i diritti riservati - Disclaimer