Il calo dei tassi spinge i mutui al ribasso


10 Marzo 2009 - I recenti e consecutivi tagli dei tassi effettuati dalla Banca centrale europea ( Bce ) stanno iniziando a dare i loro frutti: gli ultimi dati, relativi a gennaio, dicono che i tassi sui mutui sono scesi sotto il muro del 5%, il valore minimo da 2 anni a questa parte.

Secondo i dati forniti da Bankitalia il tasso medio sui nuovi prestiti bancari alle famiglie si è portato dal 5,08% di dicembre al 4,78% di gennaio. Per trovare un valore più basso bisogna tornare ad ottobre 2006, quando il tasso medio sui mutui era pari al 4,74%.

In discesa anche il Taeg, il tasso annuo effettivo globale, che ingloba anche i costi e le spese d’istruttoria, sceso a gennaio al 4,89% dal 5,18% di dicembre.

E, sempre nel campo dei mutui, le buone notizie giungono dall’ennesimo calo del tasso interbancario, l’Euribor, che a 3 mesi, il lasso di tempo su cui è indicizzato il calcolo dei mutui a tasso variabile, ha raggiunto il nuovo minimo dell’1,70 % rispetto all’1,72 % della scorsa settimana.

Il raffreddamento dei tassi non ha però posto un freno alla richiesta di mutui e prestiti da parte delle famiglie, che è diminuita di circa l’11% ed ha fatto registrare una netta prevalenza di richieste per il tasso fisso a discapito del variabile.
Rimane tuttavia presente l’incognita di quanto pesi la recessione sui redditi degli italiani: lo studio di Bankitalia ha calcolato in circa 230.000, appena l’1% tra quelle in possesso di mutui, il numero delle famiglie in difficoltà nel pagamento delle rate.

Resta da verificare ora se il perdurare della crisi ed il suo aggravamento porterà ad una modifica delle capacità di risparmio delle famiglie, il cui tasso di insolvenza è rimasto tutto sommato modesto fino alla fine del 2008, anche se con un moderato incremento dei prestiti non rimborsati dei quali non si sono ancora spente del tutto le possibilità di rientro.

Maurizio Zani - XageneFinanza2009



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