In aumento le insolvenze delle carte di credito


30 Luglio 2009 - Lo scorso autunno il presidente dell’ Eurogruppo, Junker, aveva messo in guardia il mondo del credito parlando a proposito del rischio d’insolvenza per le carte di credito, una bolla speculativa pronta a scoppiare.

In questi giorni il Fondo Monetario Internazionale ( Fmi ), in un rapporto ripreso dal Financial Times, detta le cifre delle dimensioni del fenomeno: le stime si orientano verso un buco del 7% su oltre 1.700 miliardi di euro di credito al consumo erogato tramite le carte di credito. Si sta quindi parlando di circa 120 miliardi di euro di possibili insolvenze.

Il numero delle persone che a causa del perdurare della crisi economica non riescono più a saldare i propri debiti nei confronti delle società che gestiscono le carte di credito è in rapida ascesa.
Le banche e le società finanziare emettitrici delle carte sono già corse ai ripari riducendo i massimali di credito concessi alla clientela ed inasprendo contemporaneamente i requisiti richiesti per ottenere nuove carte.

Secondo il Fondo Monetario Internazionale la situazione più critica è quella degli Stati Uniti: qui le insolvenze potrebbero raggiungere addirittura il 14% su oltre 1.900 miliardi di dollari di credito erogato tramite le credit card.

In Italia, il fenomeno sembra ancora più contenuto. Secondo i dati diffusi da Adiconsum le carte di credito diffuse nel nostro Paese sono circa 15 milioni su un totale di oltre 30 milioni, considerati anche i bancomat e la altre carte di pagamento.
Le carte che consentono di andare a debito e rateizzare il pagamento sono solo una piccola parte, tuttavia in questi mesi l’indebitamento delle famiglie italiane è in aumento.

Il Paese europeo a maggior rischio è la Gran Bretagna, che presenta il maggior numero di casi di morosità ed è sotto l’occhio di Moody’s, che parla di un periodo di eccezionale difficoltà per le società emettitrici.
Il tasso di insolvenza fatto registrare oltre la Manica è giunto a superare il 9% a maggio, contro il 6,3% di maggio 2008.

Maurizio Zani - XageneFinanza2009



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