Investimenti: la terra supera l'oro


22 Gennaio 2009 - Nonostante la perdurante crisi dei mutui e dei mercati immobiliari, la tendenza non accenna a cambiare: l’investimento nelle abitazioni resta tra i più sicuri per difendere i propri risparmi. Ne dà conferma una recente indagine di mercato della Swg, volta a verificare l’impatto della crisi sull’economia reale.

L’investimento nel mattone, dall’alto del suo 42 %, supera di gran lunga quello nei Titoli di Stato come i Bot, che raggiungono il 14%, mentre sorprende il terzo posto raggiunto dai terreni agricoli, al 12%.
L’ indagine evidenzia come questi superino perfino il bene rifugio per eccellenza, l’oro, nella classifica degli investimenti giudicati più sicuri dagli italiani.

Si riscopre così la terra come un investimento abbastanza sicuro di fronte ad una crisi economico-finanziaria sempre più instabile e preoccupante. Anche se la redditività agricola resta alquanto modesta, la terra viene ancora considerata un bene rifugio abbastanza interessante, al sicuro dalle rischiose fluttuazioni dei mercati dei capitali.

Negli ultimi due anni il prezzo della terra ha ricominciato a salire in maniera decisa in termini reali, secondo uno studio della Coldiretti sull’andamento del mercato fondiario in Italia.
La tendenza anticiclica rispetto all’andamento dell’economia può favorire la ricerca di beni rifugio e di conseguenza potrebbe far schizzare ancora più in alto i prezzi.

Il valore fondiario medio a livello nazionale ha recentemente superato il valore di 17.000 euro per ettaro, anche se sconta la forte variabilità a livello territoriale: i terreni ubicati nel nord, infatti, presentano valori medi superiori del doppio rispetto a quelli del mezzogiorno ed, ugualmente, i terreni in pianura sono valutati all’incirca tre volte di più di quelli di montagna.

Maurizio Zani - XageneFinanza2009



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