Italia: rendimenti in crescita nelle ultime aste di titoli di Stato


3 Aprile 2011 - Nonostante le politiche contenute attuate dal Governo italiano e le attestazioni ricevute da Bruxelles circa la governabilità del nostro deficit, questo è tornato a salire sia a causa dei prestiti erogati alla Grecia sia per il rialzo dei tassi d’interesse.

I conti chiusi a marzo hanno posto in evidenza un fabbisogno del settore statale di quasi 21 miliardi di euro, ben 2.7 miliardi di euro in più rispetto a marzo 2010, il che fa salire il deficit dei primi tre mesi 2011 oltre i 31 miliardi, circa 4 in più rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno.

Secondo i calcoli del ministero del Tesoro hanno pesato in maniera sostanziale i prestiti elargiti alla Grecia per sostenerla nel tentativo di arginare un non del tutto escludibile crack finanziario, ma hanno avuto una parte anche gli storici interessi da corrispondere ai sottoscrittori istituzionali di titoli del debito pubblico.

A compensare in parte i conti, il discreto andamento delle entrate e i ridotti pagamenti alle amministrazioni pubbliche.
Ma all’orizzonte si profila un aumento degli interessi da parte della Banca centrale europea ( Bce ); questo comporterà maggiori oneri per rinnovare lo stock del debito pubblico.
Non a caso le ultime aste di titoli di Stato hanno visto i rendimenti in crescita.

Il Btp con scadenza a 5 anni rende oggi il 3.9%, mentre il suo simile più longevo di durata 15 anni è arrivato al 5.4%. Analogo l’incremento della cedola del Bot a 6 mesi, che rende ora l’1.39%.

Maurizio Zani - XageneFinanza2011



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