La crisi infinita


7 Dicembre 2008 - Si è chiusa un’altra settimana nera sui mercati finanziari. Neanche l’importante taglio dei tassi d’interesse operato giovedì scorso dalla Banca centrale europea ( Bce ), pari a 0,75 punti percentuali, è riuscito a risollevare i mercati ed infondere fiducia alle Borse mondiali.

I dati preoccupanti, ma contrastanti, provenienti dagli Stati Uniti hanno depresso i listini di tutto il mondo.
Le incertezze americane vertono su come sostenere l’ economia, se intervenire in favore dei colossi dell’auto o se destinare i 700 miliardi di dollari, stanziati dal Governo, alle banche in crisi.

Le uniche buone notizie giungono ancora una volta dall’inflazione, scesa sotto il 3% e dal prezzo del petrolio, che ha chiuso la settimana a circa 41 dollari al barile.
Risultato: il tasso Euribor è ridisceso poco oltre il 3,5%, favorendo coloro che hanno un mutuo a tasso variabile, mentre la discesa del prezzo del greggio permette fin d’ora risparmi della bolletta energetica.

Una notizia positiva giunge infine dalla Libia, che ha chiesto di entrare nel capitale dell’Eni : la scelta strategica dei libici testimonia come il titolo del cane a sei zampe sia interessante e conveniente ai prezzi attuali e rappresenti un’importante forma di risparmio visto che il suo dividendo riconosce oggi ai possessori un rendimento molto vicino all’8%.

Maurizio Zani - XageneFinanza2008



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