La finanza etica: perdite minori rispetto ai fondi tradizionali


21 Luglio 2008 - In questo periodo di turbolenza dei mercati finanziari di tutto il mondo c’è un settore che sembra stia dando soddisfazione a coloro che vi hanno investito. Quello della finanza etica.

Per la prima volta in Italia l’Osservatorio della finanza etica, in collaborazione con la società di analisi indipendente Morningstar, ha confrontato i rendimenti delle varie tipologie dei fondi comuni d’investimento con la performance dei prodotti etici.

La prima sostanziale differenza è che i fondi etici sono stati lodati per la loro trasparenza, a differenza dei fondi che hanno investito nei subprime.

Secondo l’analisi, i fondi tradizionali ad un anno dall’inizio della crisi dei mutui subprime hanno perso in media oltre l’11%. Al contrario, il rendimento dei fondi etici bilanciati ha evidenziato perdite di gran lunga inferiori: - 6,2%.

Per quanto riguarda i prodotti obbligazionari, a fronte di un cedimento del 2,06% dei prodotti tradizionali, i prodotti etici hanno evidenziato un sia pur minimo rendimento positivo, lo 0,2%.

Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che in Italia molti prodotti etici perseguono una strategia d’investimento lontana dal clichè tradizionale; in estrema sintesi, vengono scartati i titoli delle aziende che investono in alcol, armamenti e tabacco, mentre privilegiano i fattori positivi, quali il rispetto dei diritti umani e del lavoratore, che sono l’indice della buona salute di un’azienda, e garantiscono contemporaneamente discrete performance del titolo.

Maurizio Zani - XageneFinanza2008



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