L'Eni torna sul mercato delle obbligazioni


14 Giugno 2009 - L’Eni ritornerà dopo ben 14 anni sul mercato delle obbligazioni con il collocamento di un bond per un importo di 1 miliardo di euro che potrà raddoppiare se ci saranno le richieste del mercato.
L’offerta del gruppo guidato da Scaroni giunge mentre sul mercato è in pieno svolgimento l’aumento di capitale dell’Enel.

I grandi gruppi energetici italiani mettono così alla prova la fiducia e la liquidità dei risparmiatori e dei mercati.

I rischi di sovrapposizione tra le due offerte non ci sono perché, secondo l’ amministratore delegato del cane a sei zampe, l’Eni si rivolge al mercato obbligazionario soprattutto domestico, mentre l’operazione targata Enel ha un maggiore respiro internazionale e si rivolge al mercato azionario.

La fiducia del board di Eni è ben riposta anche perché il merito di credito dell’azienda, il rating, è AA- per Fitch, AA2 per Moody’s ed AA- per S&P.
Il ritorno al mercato obbligazionario della società petrolifera italiana avviene dopo ben 14 anni dall’ultima emissione del 1995, ed è un segnale, per Scaroni, dell’ Italia che si rimette in moto dopo la crisi finanziaria.

A tale proposito si parla già di una prossima ulteriore emissione per la fine dell’anno riservata però al mercato estero e non ai piccoli risparmiatori.
Il bond Eni sarà sottoscrivibile dal 15 giugno al 3 luglio prossimi: il lotto minimo di sottoscrizione sarà pari a 2.000 euro, due obbligazioni, con possibili aumenti di richieste pari ognuno ad un’obbligazione.

Il bond, emesso a tasso fisso e variabile, avrà una durata di sei anni ed il capitale sarà rimborsato interamente alla scadenza.
Le banche coordinatrici del collocamento garantiranno per un ammontare complessivo di 710 milioni di euro e percepiranno una commissione dell’1,5%, meno di altre recenti emissioni.

Rendimenti: quello dell’obbligazione a tasso fisso sarà determinato sommando un margine compreso tra 85 e 185 punti base al tasso mid swap a sei anni, mentre il tasso variabile sarà indicizzato all’Euribor a sei mesi, anch’ esso maggiorato di un margine compreso tra gli 85 ed i 185 punti base.
Questi valori saranno tuttavia resi noti al termine dell’offerta.

Maurizio Zani - XageneFinanza2009



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