Mutui: tassi in calo ma le rate non diminuiscono


7 Aprile 2009 - Mentre continua la discesa del costo del denaro, le banche non sono altrettanto veloci nell’adeguare i mutui ai reali valori dei tassi d’interesse.
La Banca centrale europea ( Bce ) ha tagliato nei giorni scorsi il costo del denaro portando il tasso principale all’1,25%, con una riduzione di 3 punti complessivi dallo scorso ottobre, quando i tassi erano ancorati al 4,25%.

Il livello raggiunto, mai così basso negli ultimi 10 anni, ha riguardato anche il tasso sul rifinanziamento delle operazioni marginali, portato al 2,25% e quello sui depositi tenuti dalle banche commerciali allo 0,25%. Per il presidente della Banca centrale, Trichet, non sono da escludere ulteriori tagli nel prossimo futuro, seppur moderati.

Con i tassi al minimo scendono anche i costi dei mutui variabili: una buona notizia per coloro che sono alle prese con il pagamento delle rate per l’acquisto della casa.

Secondo i calcoli effettuati da Adiconsum, il nuovo taglio dei tassi comporterà per le famiglie interessate un risparmio quantificabile in circa 30-40 euro al mese, ma questo sarò reso effettivamente possibile solo se le banche adegueranno al più presto le rate al nuovo tasso e non proseguiranno nella nuova politica di aumentare lo spread, che in alcuni casi, pochi per il momento, è doppio rispetto all’Euribor.

I tassi d’interesse, infatti, sono attualmente al minimo storico, ma le rate, per coloro che si accingono ad aprire un mutuo, non sono poi così lontane da quelle che gli istituti di credito proponevano lo scorso novembre, con i tassi al 4,25%.

Sempre secondo l’Adiconsum, non è possibile che i tassi applicati rimangano posizionati tra il 5 ed il 6%, mentre il costo del denaro, negli ultimi 6 mesi, si è praticamente dimezzato.

Maurizio Zani - XageneFinanza2009



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