Mutui: tassi in calo ma le richieste crollano


24 Marzo 2009 - La lunga fase recessiva, che si sta attraversando ed il conseguente, generale pessimismo legato alla situazione economica, si sta facendo sentire in maniera decisa sul mercato immobiliare.
Tra i tanti segnali che giungono, uno dei più forti viene dalla diminuzione consistente del numero dei mutui ipotecari per l’acquisto delle abitazioni.

Nel 2008 sono state acquistate a rate oltre 270.000 abitazioni, con una diminuzione del 26,5% rispetto al 2007; il capitale complessivo erogato per questi acquisti, 34 miliardi di euro, è risultato in calo del 27,5% rispetto al 2007.

I dati forniti dall’Agenzia del Territorio sottolineano tuttavia che i tassi d’interesse medi iniziali, quelli che si riferiscono in particolare alla prima rata dei mutui, sono risultati in leggera crescita, lo 0,23%, mentre la durata dei finanziamenti si è attestata poco sopra i 23 anni.
I primi due mesi di quest’anno hanno invece visto il settore muoversi in controtendenza, e non poteva certo essere altrimenti, con la discesa del tasso medio d’interesse applicato dal 5,5% del 2008 all’attuale 4,2%.

L’ andamento delle quotazioni nel settore residenziale è risultato abbastanza stabile, a 1.580 euro per metro quadrato, solo lo 0,2% in più rispetto ai primi sei mesi del 2008.

Intanto, sempre per quello che riguarda il settore immobiliare, è diventato definitivo l’accordo tra l’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana, ed il ministero dell’Economia per lo sblocco dei Tremonti bond: l’ ultimo tassello inserito nel decreto di fine febbraio riguarda la disponibilità complessiva di credito da erogare a famiglie e imprese medio-piccole da parte delle banche, che a loro volta emetteranno gli strumenti di patrimonializzazione sottoscritti dal Tesoro.

Nel decreto ci sono due novità: 12 mesi di grazia a chi non riesce a pagare la rata del mutuo prima casa ed una dote che potrà giungere fino a 240.000 euro per il fondo di garanzia delle piccole-medie imprese.

Il congelamento del pagamento del mutuo per un anno verrà concesso agli italiani che hanno perso il posto di lavoro o che sono in cassa integrazione.
Positivo il commento delle associazioni dei consumatori che, tuttavia, avrebbero preferito un’estensione del blocco anche alle fasce sociali con redditi molto bassi.

Maurizio Zani - XageneFinanza2009



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