Oro ai massimi, borse in ripresa


7 Ottobre 2009 - Si è conclusa ieri, martedì 6, una giornata positiva per i mercati e per la quotazione dell’oro. Il record assoluto toccato dal metallo nobile per eccellenza, arrivato a 1.043 dollari l’oncia, ben oltre la precedente quotazione massima ferma da tempo a quota 1.033 dollari, il contemporaneo indebolimento del dollaro e l’euforia che ha caratterizzato i mercati, sono tuttavia di non facile interpretazione.

Visto che l’oro è da sempre il principale bene rifugio in tempi di crisi, viene da domandarsi quale sia, attualmente, il motivo che spinge alla ricerca del prezioso metallo.

Molti analisti la spiegano con la paura che il dollaro possa indebolirsi ulteriormente e con esso far ripartire l’inflazione.

Il dollaro continua a mantenersi debole.
Secondo il quotidiano inglese The Independent i Paesi arabi e gli altri paesi chiave legati alla produzione di petrolio avrebbero intenzione di sostituire il dollaro come moneta di scambio nelle transazioni riguardanti il petrolio con un paniere di monete alternative, compreso l’ euro.
Non è tuttavia un mistero che gli Stati Uniti siano preoccupati dal ritorno della quotazione del dollaro a 1,60 contro euro.

L’andamento dei mercati finanziari è in questa fase buono: ieri, per una volta, la migliore Borsa è stata Piazza Affari con una cresciuta del 2,75%, seguita a ruota da Francoforte, Londra e Parigi.
Evidentemente in questo momento la liquidità non manca, visto anche il ritorno in grande stile dei Fondi Comuni ed il continuo, costante successo delle obbligazioni aziendali emesse negli ultimi mesi.

Gli occhi sono ora tutti rivolti sulle banche centrali, per comprendere quanto siano solide le previsioni di una ripresa costante e consistente. A breve i tassi non dovrebbero essere modificati.

Maurizio Zani - XageneFinanza2009



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