28 Novembre 2008 - Il termometro della paura continua a restare su temperature assai elevate ed i risparmiatori, quelli che hanno la possibilità di risparmiare qualcosa, sono sempre alle prese con l’interrogativo più impellente: cosa fare dei risparmi e come impiegarli con sicurezza ?
Tutti ormai hanno chiaro che la riserva più tranquilla per i risparmi siano i titoli di Stato, Bot e Btp su tutti, che, pur non offrendo in questo momento rendimenti particolarmente allettanti, non fanno neppure correre ai sottoscrittori rischi particolari.
Un’alternativa che viene spesso indicata sui giornali e dagli esperti è quella offerta dall’investimento in pronti contro termine, che consiste in un prestito di denaro da parte dell'acquirente e un prestito di titoli da parte del venditore.
Chi li sottoscrive acquista dei titoli a pronti che l’Istituto bancario si impegna a riacquistare a termine ad un prezzo più elevato.
In questo caso il rischio non risiede nel valore o nella tipologia dei titoli sui quali si effettua l’operazione, dato che la banca garantisce comunque il riacquisto alla data ed al valore stabiliti qualunque sia l’andamento del titolo in quel determinato momento, quanto piuttosto nella situazione finanziaria della banca stessa.
Infatti, le operazioni di pronti contro temine non rientrano tra le forme di raccolta coperte dalla garanzia del Fondo di tutela interbancario dei depositi.
Di conseguenza, se la banca dovesse fallire i soldi investiti sono persi per sempre. E’ possibile, inoltre, ottenere il rimborso anticipato delle somme investite nei pronti contro termine solo nel caso in cui sia espressamente indicato nel contratto d’acquisto.
Non si dovrebbe, dunque, valutare quale sia il pacchetto dei titoli oggetto dell’operazione, quanto piuttosto lo stato di salute dell’istituto di credito per sapere se l’investimento può essere considerato più o meno sicuro.
Maurizio Zani - XageneFinanza2008
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