Risparmio: novità per i libretti postali e i conti correnti


24 Novembre 2009 - La storia del risparmio in Italia ha avuto, ed ha tuttora come principale protagonista le Poste Italiane che, con i loro 14.000 uffici sparsi per tutto il territorio nazionale, garantiscono da sempre una capillare presenza sul territorio.

E proprio le Poste, che sono state le principali protagoniste nella raccolta dei risparmi degli Italiani, hanno dato il via nei giorni scorsi ad una importante novità: il vecchio e desueto libretto postale potrà essere trasformato, a richiesta del titolare, nel Librettopostale card.

E’ questa, infatti, l’ultima novità creata dagli uomini di Massimo Sarmi, che rende possibile dal 16 novembre scorso, grazie ad un accordo stipulato con la Cassa Depositi e Prestiti, la trasformazione di oltre 25 milioni di libretti postali in tessere magnetiche: da tale data le nuove card consentono di ritirare denaro contante 24 ore su 24 in ognuno degli oltre 5.000 sportelli postali automatici Postamat o di effettuare prelievi e versamenti senza dover più esibire il libretto cartaceo.

I titolari del libretto nominativo ordinario potranno richiedere al proprio ufficio postale di ricevere al proprio domicilio la nuova carta.

Il costo del servizio è gratuito, così come lo sono le spese e le commissioni per il rilascio, l’uso, il blocco e la sostituzione della card in caso di furto o smarrimento.

I prelievi, disponibili d’ora in poi ogni giorno dell’anno in qualsiasi momento della giornata, non potranno eccedere i 600 euro giornalieri, con un massimo mensile di 2.500 euro.
La carta è dotata di un processore e di un Pin che possono bloccarla in caso di furto.

L’altra novità del mondo bancario, invece, è il varo da parte dell’Abi ( Associazione bancaria italiana ) del conto corrente semplice, uno strumento che si prefigge di far entrare nel sistema bancario e finanziario italiano circa 8 milioni di persone che attualmente sono sprovvisti di conto corrente.

Il conto corrente semplice prevede un canone annuo onnicomprensivo ed un tasso creditore fissati dalla banca, i cui costi sono legati all’uso del conto, sia allo sportello che online.

Maurizio Zani - XageneFinanza2009



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