Ritornano le obbligazioni ad alto rischio


5 Febbraio 2010 - Dopo poco più di un anno dal fallimento della Lehman Brothers stanno pian piano tornando sul mercato gli junk bond, i titoli spazzatura che negli scorsi anni, negli Stati Uniti, avevano momentaneamente fatto la fortuna di speculatori.
In Europa queste obbligazioni sono conosciute come no investment grade, hanno un alto rendimento ma un altrettanto elevato rischio di insolvenza legato al loro rating, sempre inferiore a BBB-.

Secondo l’agenzia Fitch il 2009 è stato un anno caratterizzato da un elevato numero di obbligazioni di questo tipo non solo in America ma anche in Europa: in Italia, ad esempio, si sono effettuate emissioni corporate per un ammontare di oltre 35 miliardi di euro, oltre il 130% in più rispetto al 2007, l’anno precedente alla crisi Lehman dell’ottobre 2008.

La grande richiesta al mercato da parte della aziende ha reso in qualche modo più facile per questi bond mimetizzarsi nel grande oceano delle obbligazioni.
Ed alcune aziende si stanno affacciando sul mercato con una nuova tipologia, i no rated bond, senza alcun rating.

Ma per non restare scottati come in precedenti occasioni è sufficiente incrociare il rendimento effettivo offerto con la scadenza del titolo.
Nella lista dei titoli spazzatura emessi dal 2007 figurano aziende di primo piano del panorama italiano, dalla compagnia telefonica Wind alla Seat Pagine Gialle, a tre emissioni Fiat con scadenza tra il 2012 ed il 2014, mentre nella categoria degli investment grade si trovano le utility Edison, A2A e Buzzi Unicem.

Il calo di emissioni di queste ultime nel corso dl 2008 non è però proseguito nel 2009 ed infatti, tra gli emittenti dello scorso anno si trovano nomi come Telecom Italia, Eni ed Enel.
La parte del leone insomma è riservata ai titoli emessi come investment grade, mente con percentuali a scendere si trovano prima gli speculative grade ed infine i no rated bond.

Non bisogna tuttavia sottovalutare il fatto che per le società in possesso di un rating no investment grade hanno emesso queste obbligazioni in un momento di tassi molto bassi e quindi hanno una buona occasione per raccogliere finanziamenti offrendo un alto rendimento in termini assoluti, ma minore in termini relativi.
Lo dimostra il fatto che il premio di rischio è tornato in generale ai livelli precedenti al crac Lehman, con un differenziale a vantaggio del settore industriale rispetto a quello finanziario.

Maurizio Zani - XageneFinanza2010



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